Il Monumento di Monte Sabbiuno è un sacrario ai caduti della resistenza situato nel Parco Collinare di Sabbiuno, all'estremità meridionale del territorio bolognese, a circa 9 km dal centro cittadino.
Il monumento è stato realizzato dal Gruppo Architetti Città Nuova (Letizia Gelli Mazzucato, Umberto Maccaferri e Gian Paolo Mazzucato) fra il 1972 e il 1973 e commemora 100 partigiani uccisi dai nazifascisti fra il 14 e il 23 dicembre 1944.
L'eccidio rimase pressoché sconosciuto per diversi mesi, quando si iniziarono a rinvenire i corpi delle vittime, fucilate e gettate al di sotto del calanco.
In un primo tempo furono identificate 47 salme mentre 8 rimasero senza nome. Successivamente furono rinvenute altre salme nei dintorni: le fucilazioni erano proseguite anche dopo dicembre.
I partigiani appartenevano a diverse formazioni ed erano stati in gran parte rastrellati nella zona Ovest della periferia della città (Anzola, Calderara di Reno e Amola di Piano). Nelle esecuzioni vennero probabilmente fucilate anche persone che non erano direttamente legate alla Resistenza.
Il monumento, inaugurato il 2 giugno 1973, ricorda simbolicamente l'assassinio di 100 persone, anche perché non si è potuto ritrovare tutti i corpi delle persone trucidate.

 

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